Come in un romanzo d’amore – nono capitolo

L’anno scorso avevo scritto un romanzo e pubblicato su Amazon, poi ho pensato che non tutte hanno il Kindle, così ho deciso di mettere online ogni mercoledì un capitolo del mio libro, spero vi piaccia. Un abbraccio Angela.

Se hai perso il primo capitolo è il

Secondo capitolo

Come in un romanzo d’amore terzo capitolo.

Quarto capitolo

Quinto capitolo

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Settimo capitolo

Ottavo capitolo

Come in un romanzo d’amore – nono capitolo

Per una volta erano usciti fuori di casa, era stata un’idea di Antonia, non se l’era sentiva di dargli la notizia mentre erano nel loro luogo d’amore.

Sapeva che oggi le cose tra loro sarebbero finite e voleva conservare un bel ricordo di quella casa.

Si trovavano alla spiaggia di Meta di Sorrento, il mare era gonfiato dal vento insistente, le nuvole nere minacciavano che presto sarebbe arrivato un temporale.

I capelli di Antonia lasciati sciolti come sempre, le sbattevano sul viso e lei non faceva niente per fermarli. Filippo glieli chiuse in una coda tra le mani “Che cosa c’è?” le chiese mentre l’abbracciava da dietro e poggiava la tempia al suo viso. “Ti sei scocciata di me?”

Antonia si mise a ridere, di un riso amaro, non poteva essere più lontano dalla verità.

“È da un po’ che sei sfuggente, sempre chiusa nei tuoi pensieri… perché non vuoi dirmi cosa c’è che non va?”

Antonia prese il coraggio a due mani, era arrivato il momento, inutile girarci ancora intorno “sono incinta” buttò la bomba.

Le mani di Filippo caddero lungo i suoi fianchi, lei si girò per guardarlo in viso ed iniziò a piangere in silenzio, lunghe lacrime le solcavano il volto.

“Mi dispiace…”
“Ti dispiace?”

L’urlo di Filippo squarciò il silenzio della spiaggia, erano nel mese di maggio, i bambini andavano ancora a scuola la mattina e quindi la spiaggia era deserta.

Dal mese prossimo sarebbe stata popolata di mamme e bambini, a cui si sarebbe aggiunta anche lei con i suoi figli.

Filippo si passò una mano tra i capelli, chiaramente sconvolto, “com’è potuto succedere?” le chiese.

“Ho lasciato la pillola”, non aveva senso trovare scuse.

“Lo hai fatto di proposito?”
“Sì, sei sempre sfuggente, lo so che c’è qualcuna che ti aspetta a Milano e poi io sono sposata, ho due figli, per noi non c’è futuro… volevo almeno che un pezzettino di te rimanesse con me per sempre.”

“Volevi cosa?” Adesso Filippo era veramente arrabbiato, “ed io che mi scervellavo per capire che cosa era successo, perché sembravi così distante da me. Stavi semplicemente tramando alle mie spalle!“

“Non stavo tramando alle tue spalle” adesso Antonia piangeva più forte,

“o per favore stai zitta!” Filippo girò sui tacchi e se ne andò.

Quello che temeva sarebbe accaduto era successo, Antonia cadde in ginocchio sulla sabbia, pensava che non avrebbe mai più avuto la forza di rialzarsi da lì.

Cominciò a piovere ma non se ne importò, non ce la faceva ad andare da nessuna parte.

Squillò il telefono era Lavinia, sapeva che oggi era il grande giorno in cui avrebbe detto a Filippo che stava per diventare padre. Probabilmente sapeva anche che lui non l’avrebbe presa per niente bene.

“Come stai?” “ indovina…” Disse Antonia con la voce impastata di lacrime. Sentire la sua amica la riscosse dallo stato comatoso in cui era caduta, si rese conto che era bagnata, era da sola sulla spiaggia ed era il caso di tornare a casa.
Andò sotto la pensilina dei pullman ad aspettare che arrivasse e nel frattempo raccontò a Lavinia cosa era successo.

Ovviamente si prese una bella febbre, non poteva nemmeno prendere le medicine perché era incinta. Stare male fisicamente le permise di rimanere qualche giorno a letto per cercare di rimarginare le sue ferite interiori.

Filippo come si era aspettata, non si fece più sentire.
Quando accompagnò i suoi bambini a fare allenamento di calcio, vide la casa chiusa come era sempre stata, se n’era andato per sempre…

Ed arrivò il momento di affrontare anche suo marito. Una sera che i bambini erano andati a mangiare una pizza con gli amici di chiese di uscire per andare anche loro a ristorante. Scelsero un locale tranquillo ed intimo, “devo dirti una cosa” disse Antonia con la voce seria.

Pietro la guardò interrogativo, “sono incinta”. Suo marito le prese le mani tra le sue e le strinse forte, “sono davvero felice! Avevo visto che eri un po’ ingrassata ma non volevo dirti niente per non farti innervosire.”
Il suo dolce marito, che probabilmente non sarebbe stato così felice se avesse saputo che quel bambino non era suo… era veramente una brutta persona. Si meritava tutta quella sofferenza, sperava solo che la bambina stesse bene, era innocente non era giusto che soffrisse per colpa sua.
Aveva saputo che era una femminuccia e glielo disse. “Perché quanti mesi sei?”
“Sono già tre mesi”
“perché non me l’hai detto prima?”
“Volevo aspettare che andasse tutto bene sai l’età…”

Pietro non si chiese come avesse fatto a rimanere incinta prendendo la pillola e avendo fatto l’amore solo una volta o almeno non lo chiese a lei.

Come in un romanzo d’amore – nono capitolo la trama:

Antonia aveva un marito Pietro, due figli: Stefano e Lorenzo, una sorella Matilde è un’amica del cuore che viveva lontano Lavinia.
A sconvolgere la sua vita perfetta tra lavoro, casa e famiglia arriva Filippo, bello con gli occhi verdi e i capelli ricci neri, quanto ci metterà il misterioso milanese a rivoluzionare per sempre la perfetta vita di Antonia? Lei vive in un piccolo paese della Penisola Sorrentina abituata da 20 anni alla routine con il marito. Saprà resistere alla forza dirompente della gioventù e del desiderio?

Un estratto dal libro:

Prendo un ginseng e tu?” “Io un caffè nero grazie.” Risposte Filippo facendo contemporaneamente un gesto al cameriere che passava di lì. Ordinarono e nel frattempo si scrutarono. Antonia aveva i lunghi capelli biondi e mossi, lasciati spettinati sulle spalle. Era magra e sottile, abbastanza alta, vestita in modo sportivo e alla mano sinistra brillava una fede d’oro. Particolare che non sfuggì agli occhi di Filippo, un ragazzo alto, longilineo, vestito con abiti sportivi ma di classe. Al polso un orologio di lusso, le mani sottili e curate facevano capire che non lavorava con le mani.

Il commento delle lettrici:

Libro da leggere tutto d’un fiato, una storia d’amore senza “vincoli” dove la scandire del tempo è dettato dal desiderio di incontrarsi. Finale veramente inaspettato. Simpatica anche la figura di Lavinia, l’amica che scevra da pregiudizi le da sostegno godendo solo della felicità di Antonia (come in un romanzo).

Una bellissima storia d’amore che mi ha fatto finire il libro in un giorno. Spero davvero che l’autrice ne scriva altri!

Come in un romanzo d’amore” è un libro piacevole io personalmente l’ho letto in poche ore. E’ una storia nella quale potremmo immedesimarci un po’ tutte noi donne, io in primis mentre leggevo mi domandavo “Chissà cosa avrei fatto al suo posto” , le emozioni e le ambientazioni sono ben descritte e il finale non è per nulla scontato, consigliato!

Dal primo momento ho avuto subito la certezza che si trattasse di un qualcosa di speciale ! Dopo la lettura delle prime pagine sono stata così coinvolta che in poche sere mi sono divorata le pagine! Emozionate e ricco di colpi di scena con un finale davvero intenso! Complimenti alla scrittrice.

I commenti delle blogger:

Angela ieri è arrivato e l’ho già finito!! Mi ha appassionato così tanto che l’ho letto tutto di un fiato!! Sei veramente bravissima e dalle mille risorse! il libro mi è piaciuto molto davvero!!!
Cinzia Torri mammarum

Finito stasera, complimenti mi è piaciuto, all’inizio mi sembrava un po’ banale sono sincera ma poi ho apprezzato l’evolversi dei fatti, finale per niente scontato. Angela Fumagalli (zebuk)

Ho letto il tuo libro e volevo farti i miei complimenti. Davvero bello. Sai che non è il mio genere, ma l’ho davvero apprezzato: scrittura fluida, storia non banale e personaggi ben presentati. Spero proprio che continuerai a scrivere, perchè sei veramente portata. Paola homemademama

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