Devo dirti sempre tutto


Devo dirti sempre tutto, come suddividere al meglio il carico mentale.

Diciamo che non ho mai avuto questo problema perché mio marito non mi aiuta per niente in casa, quindi io mi devo preoccupare sia dell’aspetto organizzativo che di quello pratico.

Però le mie amiche che hanno i mariti che le aiutano, mi dicono che in effetti gli uomini danno una mano in casa ma vanno organizzati, non sono autonomi sia per la spesa, con i servizi domestici e con i figli.

Il peso della responsabilità della casa e dei figli è fonte di stress e le sollecitazioni continue del cervello ostacolano la concentrazione sul lavoro, contribuendo così a frenare lo sviluppo della parità fra uomini e donne in quell’ambito.

Casa e famiglia sono come una microazienda co-gestita dai due fondatori.

Sono perfettamente d’accordo con questa affermazione.
Spesso come nel mio caso, il carico sbilanciato deriva da fattori culturali. Sono stata cresciuta con la convinzione che il benessere della famiglia e della casa siano di competenza squisitamente femminile e lo stesso mio marito, quindi per entrambi è difficile comportarsi diversamente ma non impossibile.
Quando sono stata via 12 giorni e i miei 3 uomini se la sono cavata benissimo.
Sto crescendo i miei figli autonomi e capaci di organizzarsi in casa, perché sono consapevole che le cose sono cambiate e voglio che siano degli uomini indipendenti un giorno.

Per dividersi bene i compiti sia a livello di carico fisico che mentale, bisogna fare prima una lista di tutti i servizi e gli obblighi che ci sono nella gestione di una casa e poi dividerli tra i coniugi in modo che l’altro non dovrà più occuparsene.
Per ogni compito, per essere realistici, bisogna registrare quanto occorre per svolgerlo e la sua periodicità, così da calcolare approssimativamente il tempo totale che i coniugi devono dedicargli all’anno.
Appena i figli sono dell’età di potersi prendere qualche compito e responsabilità è bene farlo.

Lottare per un cambiamento nelle politiche per la famiglia è ovviamente una leva per lo sviluppo dell’uguaglianza tra uomini e donne.
Tanti paesi del nord Europa ci stanno riuscendo con successo.
Fatevi aiutare! Ad esempio ho una signora che mi aiuta a fare i servizi una volta alla settimana. Quando non ci sono la faccio venire due volte e il mio sogno è un giorno potermi permettere una cuoca 5 giorni alla settimana.

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Se vuoi puoi guardare il video in cui racconto cosa ne penso.

Devo dirti sempre tutto la trama:

Julie si sente schiacciata: ha l’impressione che il buon funzionamento della casa e della famiglia pesi esclusivamente sulle sue spalle. Non solo deve occuparsi di mille cose, ma deve anche pensare per tempo alle esigenze più diverse: organizzare, pianificare, assicurarsi che i figli trovino sempre qualcuno a prenderli all’uscita da scuola, che a casa ci sia di che sfamare un esercito, che la famiglia goda di ottima salute… il tutto, s’intende, restando impeccabile nel proprio lavoro.
Julie soffre di quello che si chiama “carico mentale”, domestico o casalingo.

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