L’uomo bicentenario

L’uomo bicentenario

È un film bellissimo che ho visto insieme a mio figlio, Robin Williams e uno dei miei attori preferiti ma la visione di questo film mi mancava.

Mi sono emozionata in tante scene, la sua recitazione è sempre stata sensibile ed empatica. Mi ha fatto riflettere quando racconta che fare l’amore è come andare in paradiso da vivi, tornare indietro e poterlo fare di nuovo.

Siamo così abituati ad avere tutto che non pensiamo a quanto questo sia importante.

L’uomo bicentenario la trama:

Il film ripercorre l’esistenza di Andrew Martin, uno dei primi prototipi di robot positronico (modello NDR-114, da cui il nome “Andrew”), acquistato dalla famiglia Martin nell’aprile del 2005 come robot di servizio.

Nonostante l’iniziale diffidenza della signora Martin e l’aperta ostilità della figlia maggiore, il robot viene lentamente accettato dalla famiglia, ed in particolare dalla figlia più piccola (che lui chiama “Piccola Miss”), con la quale stringe un legame molto forte.

Andrew dimostra ben presto di possedere emozioni e reazioni del tutto inaspettate per un robot, e soprattutto di essere dotato di un’innata dote per l’intaglio del legno.

Apprende come una persona e prova dei sentimenti, verrà trattato come uno di famiglia.

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