L’autorità perduta. Il coraggio che i figli ci chiedono

L’autorità perduta. Il coraggio che i figli ci chiedono.

La cosa che mi piace dei libri di Paolo Crepet è che lui pone domande. Quindi ci fa riflettere, non ci dà verità universali belle e pronte valide per tutti ma fa cercare in ognuno di noi. Quelle che sono giuste per noi stessi.

 

L’autorità perduta. Il coraggio che i figli ci chiedono la trama:

Bambini maleducati, adolescenti senza regole, ragazzi ubriachi all’alba in una qualsiasi via di una qualsiasi città. Bullismo, indifferenza. Giovani senza occupazione che, invece di prendere in mano la propria vita, vegetano senza studiare né lavorare.

Genitori che si lamentano di una generazione arresa, una generazione senza passioni, che sembra aver perso anche la capacità di stupirsi.

Ma chi si è arreso per primo, se non i genitori stessi? Chi per primo ha smarrito lo stupore e l’indignazione? Chi, dicendo sempre sì, ha sottratto alle nuove generazioni l’essenziale, ossia il desiderio?

I genitori “invertebrati”, quelli che difendono i figli a priori, quelli che salvaguardano un quotidiano quieto vivere privo di emozioni e ambizioni, dove rimbomba soltanto l’elenco delle lamentele contro la società e la politica.

Come se questo mondo non l’avessero creato proprio loro. Un pamphlet severo ma anche pieno di speranza, con cui Crepet ribadisce tenacemente che educare significa soprattutto preparare le nuove generazioni alle difficili, ma anche meravigliose, sfide del futuro.

Lascia un commento

7 − 5 =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.