Il canto del significato: Un manifesto per i team e i loro leader per ripensare il modo in cui pensiamo il business

In questi giorni ho letto il nuovo libro:

Il canto del significato

Di Seth Godin

Da un’indagine che è stata fatta è emerso…

Queste sono le risposte che hanno dato i lavoratori rispetto ai luoghi di lavoro in cui si sono trovati meglio :

Mi sono stupito/a di quello che ero in grado di fare.

Potevo lavorare in autonomia.

Il team ha costruito qualcosa di importante.

Le persone mi trattavano con rispetto.

Tra tutte le risposte che sono state date, quella che mi ha stupito di più è che l’essere trattato con rispetto sia una particolarità e non la norma, come invece dovrebbe essere.

Sì, dobbiamo guadagnarci da vivere. Ma come ci guadagniamo una vita? Potrebbe non trattarsi solo di soldi.

Abbiamo costruito giganteschi sistemi progettati per produrre beni e servizi al di là di ogni immaginazione e al tempo stesso abbiamo promosso il sentimento di insufficienza e invidia necessario per venderli.

Rinunciate ai vostri sogni e alla vostra anima, ci promettiamo a vicenda, e sarete in grado di comprare cose che vi daranno status e soddisfazione. O che perlomeno mi faranno dimenticare a cosa avete rinunciato.

Un’alternativa è possibile!

È creare una differenza, far parte di qualcosa, e svolgere un lavoro di cui andare fieri.

Le persone fondamentalmente vogliono: agentività e dignità.

L’agentività ci dà controllo sul nostro tempo, e ci incoraggia a scegliere quale aspetto avrà il nostro contributo. Dal momento che esige responsabilità e un certo potere, l’agentività è antitetica al cottimo industriale.

La dignità deriva dall’agentività, e ci permette di venir considerati come esseri umani anziché come meri ingranaggi. Di essere rispettati per il nostro lavoro e trattati con tutta la gentilezza possibile.

Le aziende invece cercano creatività e umanità. 

Il canto del significato: Un manifesto per i team e i loro leader per ripensare il modo in cui pensiamo il business, la trama:


L’era del capitalismo industriale è al tramonto, le aziende che tengono il profitto e l’aumento della produzione come unica stella polare sono destinate a rimanere retaggi del passato e a scomparire, mentre prospereranno quelle che si pongono al servizio delle persone, dando loro ciò che vogliono.

E le persone, ci dice Seth Godin, vogliono significato: vogliono comprare prodotti significativi, vogliono compiere lavori significativi e vogliono sentirsi parte di qualcosa di più grande.

Il lavoro a distanza e l’instabilità economica hanno affossato l’innovazione e ci hanno lasciato distaccati e svogliati. Gli stipendi non bastano più a garantire lealtà, felicità e impegno da parte dei lavoratori. I manager allarmati stanno rispondendo con duri editti top-down, licenziamenti e sorveglianza.

I dipendenti stanno rispondendo con il quiet quitting e facendo il minimo sindacale. C’è una risposta migliore, una risposta più umana, ed è alla portata di tutti. La scelta è semplice: o continuiamo a trattare le persone come se fossero strumenti usa e getta o uniamo le forze per costruire organizzazioni significative, che diano gli strumenti e la fiducia alle persone perché possano dare il loro miglior contributo.

Perché, come scrive Godin, “gli esseri umani non sono risorse. Sono il senso di tutto.”

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