Intervista a Diana blogger per piccole mamme crescono

Diana è stata una delle mie allieve quando insegnavo come diventare blogger e una delle poche del mio paese, tutti gli altri corsi li ho fatti online. Ha avuto anche un discreto successo, contattata da Mellin con cui ha collaborato diversi anni, con un buon seguito social, nonostante la nascita di tre bambine e tutto il lavoro che ciò comporta, come noi mamme sappiamo bene.

A: Ciao Diana, come stai? Ti ritrovo con una figlia in più e un nuovo lavoro.

D: Ciao Angela, stanca ma felice. Ebbene sì, due grandissime novità nella mia vita concepite entrambe nello stesso mese.

A: Insomma ti lascio blogger e ti trovo networker?

D: In realtà sono entrambe le cose, un lavoro non esclude l’altro. Il blog è la mia isola felice, il mio mondo, il mio rifugio. Il network è il mio contatto con il mondo e anche – diciamola tutta – la mia fonte di guadagno.

A: Quindi è stata una scelta economica?

D: No, o almeno non solo. Il lavoro da blogger, e chi meglio di te può dirlo, è un lavoro molto solitario. Scrivi in solitudine, hai rapporti con le aziende per mail e giusto il tempo della collaborazione. Il network marketing mi ha permesso di conoscere tante persone, tanti professionisti di vari settori, abbiamo varie zoom e con alcuni un rapporto giornaliero.

Per quanto riguarda l’aspetto economico con il blog, al giorno d’oggi, è davvero difficile viverci. Sono stata ambasciatrice Mellin per due anni ed è stata una grande soddisfazione ma poi – e anche qui tu puoi dirmi se è vero – per la maggior parte sono tutte trattative su trattative, brand che neanche immaginano il lavoro che c’è dietro o che pensano che regalandoti il prodotto il gioco è fatto. Contratti seri pochi.

Con il network faccio quello che già facevo prima ma per un prodotto “mio” sul quale posso guadagnarci fino al 40%.

 

A: E vabbè però metti la seccatura di chiamare amici, parenti, liste, messaggi…

D: Io ho avuto la fortuna di entrare in un team, il team influencer network, che ha un metodo di lavoro molto diverso. Abbiamo la grande ambizione di cambiare questo settore che negli anni è stato penalizzato da persone… come dire… poco professionali. E cerchiamo, inoltre, di sfatare i tanti miti che ci sono su questo mondo. Ad esempio i miei amici e parenti voglio sentirli e vederli solo per piacere. Al massimo saranno loro, se vorranno a chiedermi informazioni.

A: Che bello! Ho letto che selezionate le persone? Non tutti possono entrare.

D: Si, esatto. Come ti dicevo niente messaggi copia/incolla a raffica e a tutti. È un team di professionisti. Abbiamo: imprenditori, manager, farmaciste, agenti di viaggio che hanno capito l’importanza di differenziare le entrate (mai come in questo terribile periodo). Ci avvaliamo di una formazione a 360 gradi che in azienda ci invidiano e ci ha permesso di “spaccare” in pochi mesi. Quindi vogliamo persone che comprendano il valore di tutto ciò e che pensano di voler diventare un professionista nel settore.

A: Wow, ti vedo carica. E se dovessi dirmi 5 caratteristiche fondamentali del vostro team quali sarebbero?

D: Se dovessi sceglierne solo cinque, ti direi:

  1. La formazione, come ti dicevo, che spazia da come sfruttare i social, alle strategie di vendita, al public speaking.
  2. L’aspetto umano che è un elemento essenziale. Siamo molto coesi tra di noi. Ci si aiuta e ci si supporta.
  3. Il Supporto al di là del lato umano. Nel team ognuno aiuta l’altro a raggiungere gli obiettivi e I rank (rank=soldi).
  4. Il metodo che è diverso dagli altri, semplice, efficace e replicabile.
  5. Il poter essere se stessi senza doverci snaturare anzi imparando a tirar fuori il meglio sempre.

A: So che hai un team tuo, chiaramente. Che tipo di persone ricerchi? E cosa troverebbero in te come leader?

D: Bella domanda! Ricerco persone leali ma cazzute (posso dirlo?), persone che hanno un “perché” forte e vero, persone che non amano adagiarsi ma sempre agire, imparare, vivere… In me troveranno altrettanto e tanta disponibilità e professionalità.

A: Parli di “perché”, il tuo qual è? 

D: Ad oggi (perché è normale che possa cambiare con il passare del tempo) i miei perché sono fondamentalmente due: l’indipendenza economica e le mie figlie. Lavoro da quando ho 14 anni, mio padre mi ha sempre insegnato che le cose si conquistano. Con la nascita della mia prima figlia, sei anni fa, ho dovuto mollare. È stato traumatico. Se voglio farmi passare uno “sfizio” non mi va di dover prima far quadrare il bilancio familiare, capisci cosa voglio dire? Idem se voglio regalare una cosa in più alle mie figlie o a mio marito.

E poi, dicevo, per loro… si, perché l’esempio fa più di mille parole. E poi cosa c’è di meglio di una mamma realizzata anche professionalmente?!

A: Un’ultima domanda… perché hai scelto la Jeunesse come azienda e dove può trovarti chi è interessato ad approfondire il discorso con te?

D: Allora, ho scelto la Jeunesse perché ha un piano compensi davvero interessante, 6 modi per poter guadagnare, un’azienda solida e prodotti di qualità tra: cosmetica, integrazione, e dimagrimento. E poi la mia upline, è la prima linea di Stefania Lo Gatto la networker più potente del mondo.

Per maggiori informazioni mi trovate qui:

mail info@piccolemammecrescono.it

Instagram https://www.instagram.com/piccolemammecrescono

Facebook https://www.facebook.com/dianapiccolemammecrescono

E grazie mille a te, Angela, che mi hai dato la possibilità di far conoscere meglio questo nuovo modo di lavorare nel network marketing.

Diana mi ha fatto provare il suo siero e devo dire è stata veramente una scoperta. Concordo con lei che l’indipendenza economica per una donna è fondamentale, non a caso è la mia parola dell’anno 2021.

Auguro a tutte noi e alle bambine che verranno, di avere tutto il successo che il nostro cuore desidera che sia esso: economico, emotivo, materiale o spirituale, un abbraccio Angela.

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