Comiche in cassa

Carinissimo, se vogliamo un libro adatto ad essere letto sulla spiaggia senza nessuna pretesa intellettuale, giusto così per divertirsi un po, e magari fare anche un piccolo mea culpa sui nostri comportamenti come clienti al supermercato.

La trama:

“Mi scusi signorina…ma è vero che chi compra solo gelati ha la precedenza?”.

 

Io Patrizia e Alessandra, sul lavoro, me le immagino così: sempre GAS (come direbbero loro) ovvero Gentili Allegre Sorridenti, magari con la capacità della battutina ironica ai clienti che esagerano.

 

A quelli che vogliono invitarti a cena anche se hai l’anello al dito perchè tanto ‘per me sei come una sorella’. A quelli che passano venti minuti al telefonino e si scocciano se dopo un po’ ricordi loro che devono passare il codice del bancomat, perchè la fila dietro cresce.

 

Mai un tono sbagliato o una parola fuori posto, loro due. Ma nel frattempo le annotazioni mentali delle loro ‘disavventure’ professionali aumentano a valanga, e si decide, dopo tutto quello che si è passato, di farne un libro.

 

Immagino sia nato così il divertente ‘Comiche in cassa’, edito da Kimerik, che ci fornisce un articolato ‘panorama’ del mondo che ruota intorno alla ‘cassiera-tipo’ degli Iper. Un vero e proprio universo che scorre davanti a chi in teoria fa uno dei lavori meno ‘avventurosi’ del mondo.

 

E invece a volte, scrivono le autrici, è come se la giornata passasse proponendo loro davanti agli occhi miriadi di ‘film’, scene da commedia brillante, western. Ma anche da horror, come quando qualcuno chiede se per caso ‘lì si vendano forbicine per tagliare le unghie al furetto’. Aaaargh!!.

 

Allora facciamo un po’ di mea culpa e, onestamente, cerchiamo di capire a che categoria di cliente-tipo apparteniamo noi: chiacchieroni, devoti, sospettosi, perfezionisti intellettuali (quelli che criticano anche il modo in cui è scritto il modulo per ottenere la Carta Fedeltà)?

 

Nel frattempo ci si può divertire a leggere il profilo della ‘cazziera’ (quella sempre arrabbiata col mondo), di quella ‘tutti i clienti sono miei’, che sa le date delle operazioni cliniche delle mogli dei clienti uomini e si informa sui parrucchieri delle clienti donna.

 

C’è anche un carinissimo disegno del ‘girone infernale’ in cui sono collocate, a seconda della sgradevolezza, i diversi tipi di cassiera. E il paradiso? Al top del top c’è il box informazioni (alias box lamentele).

 

“Signorina scusi non ha funzionato”, dice una cliente sbattendo sul banco un test di gravidanza USATO! “Non funziona, non è spuntata nessuna lineetta!”. La via della santificazione in effetti è una conquista facile, per chi è assegnato a questa area, immaginiamo.

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