Il giorno della memoria: Anne Frank

Oggi è il Giorno della Memoria, una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno, come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.

In questo giorno si celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa.

La prima volta ho letto: il diario di Anne Frank avevo 15 anni e mi aveva molto impressionato, forse perché avevo la stessa età della protagonista e lei era morta, mentre da adolescente l’ultimo pensiero che ti sfiora è la morte, hai tutta la vita davanti!

Anne dopo tutto ciò che ha patito come una consolazione ha ottenuto quello che più desiderava dalla vita, il successo come scrittrice… chissà se fosse sopravvissuta se avrebbe continuato a scrivere, oppure si sarebbe sposata e avrebbe avuto dei figli e forse avrebbe abbandonato il suo sogno.

Il diario è stato riveduto dal padre Otto Frank che ne ha decurtato le parti in cui Anne criticava la mamma, con cui non andava molto d’accordo e la famiglia che viveva con loro in segregazione. Ed anche tutta la parte in cui raccontava che si stava trasformando da ragazzina a donna, è comprensibile questo comportamento per un uomo della sua età che voleva pubblicare il diario della figlia, solo come documento storico e testimonianza di ciò che era accaduto.

In questi giorni ho letto il libro di Miriam Pressler :”io voglio vivere, la vera storia di Anne Frank.” in cui ci sono le parti che appunto il suo papà aveva evitato di far pubblicare.

Mi fa piacere di raccontare di questo argomento, perché non bisognerà mai dimenticare di quanti atrocità l’uomo può essere capace.

In Olanda ho visitato La casa di Anne Franke e all’inizio ci sono dei telefoni in cui raccontano la storia dello sterminio e dei documentari da vedere, è talmente scioccante che sembra quasi un film, ci si domanda ma erano veri? I nazisti erano persone? Come hanno fatto a comportarsi così? Sembra di vedere uno di quei film fantascientifici in cui i cattivi sono robot, perché non riesco a capire com’è possibile, che degli essere umani possano aver fatto tutto ciò a dei loro simili, che per di più non avevano fatto nulla di male, non avevano alcuna colpa se non quella di appartenere ad un altra religione, molti di loro come i coniugi Frank in realtà non erano nemmeno praticanti.

La trama:

Un’adolescente molto speciale negli anni Quaranta: Anne Frank, precoce scrittrice di talento, il cui diario è insieme un documento storico, un’opera letteraria appassionante, nonché un inno alla vita.

 

Una biografia che si legge come un romanzo, scritto per i coetanei di oggi che vogliono approfondire la sua vicenda umana, riscoprendo così un punto di riferimento

per affrontare le difficoltà dell’adolescenza.

 

Con un commento di Matteo Corradini:

un viaggio nelle diverse case di Anne.

Quella in cui è nata, dove è rimasta nascosta, nel lager in cui è stata imprigionata, fino al cimitero in cui è stata sepolta.

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