Navigare sicuri il giorno dopo

Ieri sono andata all’evento Navigare Sicuri organizzato da Telecom Italia, devo ammettere che arrivare da Sorrento a Napoli e tornare indietro è stata un’odissea, credo che alla fine abbia fatto prima Jolanda Restano a tornare a Milano!

Inizia tutto alle 8:30 di mattina quando io sono alla stazione della circumvesuviana di Sorrento che simpaticamente è in agitazione e i treni non partono, c’è il mare grosso e quindi non partono nemmeno gli aliscafi, telefono una mia cara amica di Napoli (grazie Emanuela!) e mi faccio spiegare la strada e parto con l’auto.

Per fortuna arrivo con facilità a piazza Dante Alighieri che però è isola pedonale e perdo 20 minuti a cercare un garage che trovo in Piazza Cavour, per fortuna riesco ad arrivare in tempo per l’inizio della conferenza che parte con l’intervento dello psichiatra e sessuologo Marco Rossi. Il quale spiega ai ragazzi che l’adescamento on line comincia con domande banali, dove hai il pc, a che ora chatti, chi è in casa con te? Che in realtà hanno il fine di far conoscere le tue abitudini di internet all’adescatore.

Mi è piaciuto quando ha affermato che il sesso (sia on line che off line) deve essere rap:

  1. rispetto 
  2. affetto 
  3. protetto

Se ci si sente a disagio è sicuramente un campanello di allarme e non bisogna provare vergogna a parlarne.

Dopo è intervenuto lo sceriffo della rete, Umberto Rapetto, per anni alla guida del GAT – Gruppo Anticrimine Tecnologico della Guardia di Finanza, che ha cercato di far capire ad un aula di ragazzi un po scalmanati (e che credono di saperne più degli adulti) che i pericoli della rete sono reali e soprattutto a lungo termine, una stupidaggine fatta oggi si può ripercuotere contro di noi tra 10 anni per esempio quando saremo alla ricerca di un posto di lavoro.

Alla fine Jolanda Restano mamma blogger ha posto l’accento sull’importanza di parlare, con i genitori, un insegnate, un amica e ha chiesto ai ragazzi di stare vicino ai loro amici quando vedono che questi tendono ad isolarsi.

Ma la mi avventura non finisce qui, riparto per Sorrento, alle 14:20 sono sulla strada statale che collega la Penisola Sorrentina al resto del mondo e siamo fermi, dopo un ora che aspetto e non succede niente, chiedo un po in giro e scopro che è caduta una frana!

Così devo tornare indietro per salire sulle montagne di Agerola e ridiscendere sulla costiera amalfitana, praticamente il navigatore mi diceva che stavo a 10 km da casa e ne ho dovuti fare altri 60! Comunque alle 17:30 ero a casa e pensandoci oggi sento che ho vissuto comunque una bella esperienza. Vi invito a controllare il calendario del tour di navigare sicuri così che possiate partecipare quando verrà nella vostra città.

Lascia un commento

uno × due =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.